GroundedLove, un approccio bioenergetico-relazionale alla terapia di coppia, a cura della dott.ssa Francesca Scarano, psicologa, psicoterapeuta bioenergetica, specializzata in terapia di coppia.
GroundedLove è il nome che ho scelto di dare al modello che utilizzo per lavorare con le coppie, sia per la terapia che per la promozione del benessere di coppia.
Il lavoro con le coppie mi ha appassionata particolarmente sin dal principio della mia attività clinica. Non aver ricevuto una formazione specifica durante il mio training è stato paradossalmente un vantaggio, perché mi ha permesso di elaborare creativamente un mio metodo, integrando la mia formazione di terapeuta a mediazione corporea con conoscenze pratico-teoriche più sistemiche apprese in un corso di specializzazione e numerosissime letture e approfondimenti sul tema.
Dal desiderio di iniziare a dare un nome e un’identità all’approccio e alla metodologia che utilizzo per lavorare con le coppie, nasce GroundedLove: amore radicato.
Il concetto di grounding – radicamento, è il cuore e al contempo uno degli obiettivi principali della psicoterapia bioenergetica, fondata da Alexander Lowen negli anni ‘60, e fa riferimento ad una postura corporea ed esistenziale che consente di stare in un contatto presente e consapevole nella relazione con se stessi e con gli altri.
Trasponendo il principio del grounding alla coppia ho scoperto che aiutare i partner a lasciarsi scendere a quelli che io chiamo i piani bassi, ossia in uno stato di coscienza più profondo e radicato, attraverso specifiche tecniche di lavoro psico-corporeo, respirazione e attenzione viva e consapevole, consente di far emergere delle verità relazionali e individuali che non hanno nulla a che vedere con ciò di cui i membri della coppia discutono a inizio seduta e con il carico di emozioni parassite con cui arrivano e che sono spesso causa di malessere, conflitto, incomprensione, risentimento, distanza. Esiste un piano superficiale dove si lotta o si fugge o ci si barrica dietro muri invalicabili. E in cui si soffre, a volte proprio tanto. E in cui ci sente in gabbia. In cui sembra non esista via d’uscita alle danze negative in cui la coppia si imbatte. In cui ci si sente soli e al freddo. E poi ne esiste uno sommerso, meno consapevole, in cui possono emergere delle verità inaspettate. Si scopre allora il dolore dietro la rabbia, o la rabbia dietro la paura, la paura sotto la tristezza e così via. Si scopre che l’origine di quella emozione riguarda in parte il proprio partner ma che affonda le radici anche nella propria storia infantile, che ci ha resi ipersensibili rispetto ad alcuni temi. Arriva una visione più chiara, l’energia si mobilita, le emozioni fluiscono , il corpo si alleggerisce e i corpi si rilassano.
I due membri della coppia, nudi emotivamente davanti a se stessi e al proprio partner, aprono il varco ad un contatto più reale ed autentico, meno bellicoso o gelido e più empatico.
Inizia un ascolto con il cuore. Inizia la possibilità di vedere l’altro con meno criticismo e maggiore comprensione e spesso sorge spontanea la capacità di riprendersi la propria parte di responsabilità. Perché la verità è lì. Così nitida e chiara. Si apre così lo spazio per ritrovare connessione ed un radicamento di coppia che restituisca la sensazione di essere vicini, in contatto e al sicuro.
Dott.ssa Francesca Scarano