Sole
Oggi il sole mi ha dato un bacio in fronte.
All’ora di pranzo, quando non lo sto proprio aspettando, un bacio.
Mi affaccio sul balcone a buttare la busta di carta dell’insalata fresca e mi chiama.
Lo sai che non è l’orario dei baci per me questo. Lo sai che mi agito. Lo sai che è difficile. Lo sai che ho fame. Che ho fretta. Che devo riempire questa paura che sento nel petto.
Ma Sole non mi ascolta, mi accarezza il viso e mi racconta una poesia.
Quella di una bambina leggera
E passa tra le foglie della siepe
Insieme al canto degli uccellini a primavera
Passa questa leggerezza che gli altri vedono di me
Braccia sottili
Mi dicono
Ma io lo conosco
Il peso della fame
Braccia che si alzeranno un giorno in segno di vittoria
O non si alzeranno mai?
E’ questa una lotta ?
O cerchiamo la pace.
Mi coglie un pensiero inaspettato e libero, decido di pranzare sul terrazzo insieme al sole.
Stendo il tappetino di yoga sulla soglia della finestra e una parte la arrotolo in modo che mi faccia da sedile morbido.
E inizio a pensare al fiocchetto Lilla, inizio a pensare al coraggio di dire qualcosa, di raccontare una poesia bella, che il sole mi sussurra all’orecchio.
Mi ha fatto uscire dalla mia cucina e mi ha portato nel mondo. Un mondo , che mai come oggi , si riduce al mio balcone, al giardino con le margherite, ai miei vicini gattari. Eppure è bello.
E poi proprio SOLE, proprio oggi che volevo tingere di lilla ogni parola, mentre i panni profumati della mia vicina dondolano al sole e tingerei di lilla pure quelli.
Perché la verità è che vorrei urlarlo, vorrei dire che ho una fatica grande, che mi fa paura, che mi sento male quando mi abbuffo e mi sento morire quando non mangio.
Accolgo quello che c’è, ma torno a questa luce calda che mi abbraccia le guance, con tepore.
E penso che come ogni fiocco che si rispetti vada appeso con amore. E io lo appendo al mio cuore. E può essere del colore che vuole. Basta che lo senta davvero.
E vorrei dedicarlo a tutte le ragazze che si sono sentite sole con questa fatica.
Alle ragazze SOLE, come il sole vero, quello nel cielo.
A noi che vorremmo sbarazzarcene per sempre di quel “problema”, a noi che una cena con gli amici è un’ansia a partire da tre giorni prima, a noi che divoriamo di nascosto tavolette di cioccolato che ci fanno stare sveglie la notte, a noi che contiamo le calorie sui fogli della fotocopiatrice riciclati e poi cancelliamo tutto cosi mia sorella non vede, a noi che quando finirà, a noi che ci scannerizziamo allo specchio, a noi che non ci guardiamo mai negli occhi.
A noi che ce la faremo
A noi che un percorso alla scoperta di noi stesse ci salverà la vita
Ci salverà la meta
E i nostri piedi andranno
Perché quel peso
Sarà più leggero
Solo se amato
Un immenso abbraccio a tutti
Ester