Tutti noi scivoliamo, cadiamo, ci perdiamo, andiamo addosso all’altro, inciampiamo, calpestando e ferendo il nostro partner mentre impariamo ad amare. Gli errori e le mancanze sono inevitabili quando parliamo di amore e di coppia e ad ognuno di noi può capitare di non accorgerci delle richieste di vicinanza e supporto emotivo che arrivano dal nostro partner, perché siamo distratti da altro, presi dai nostri problemi, poco sintonizzati con noi stessi e quindi poco capaci di essere presenti con una qualità che permetta una buona connessione emotiva. Spesso non c’è la volontà o l’intenzione di far male all’altro ma piuttosto un’incapacità di entrare in sintonia con ciò che l’altro sta provando, una sorta di cecità rispetto ai suoi bisogni di quel momento.
Tuttavia nei rapporti di coppia è come se ognuno dei partner chiedesse continuamente all’altro: “Tu ci sei per me? Ora che ho estremo bisogno di te sarai presente e disponibile? Ti interessa ciò che provo? Hai a cuore la mia sofferenza?”.
Quando la risposta che arriva è negativa si possono creare nella coppia dei veri e propri TRAUMI DELLA RELAZIONE.
Virus insidiosi che serpeggiano nel rapporto minacciando la fiducia, il senso di sicurezza e la percezione dell’ affidabilità del nostro partner. L’assenza di sostegno o comprensione in un momento di particolare vulnerabilità può influenzare un’intera relazione e compromettere il legame. Il senso di abbandono attacca le fondamenta del rapporto e il dolore e il risentimento per essersi sentiti soli, non visti e compresi in un momento così delicato e importante lavora in modo sotterraneo impedendo di ristabilire un pieno contatto emotivo. Spesso la coppia affronta le ferite cercando di dimenticare o reprimere le emozioni spiacevoli provate senza riparlare dell’accaduto ma i traumi irrisolti non spariscono e prima o poi esplodono come una bomba che rischia di minare seriamente la stabilità del rapporto. I traumi irrisolti e non affrontati non guariscono da sè.
E’ necessario guardarli in faccia e prendersene cura quanto prima.
In che modo?
Il primo obiettivo è riuscire a perdonare per le ferite subite e riacquistare la fiducia smarrita
Questo e’ possibile solo se i partner riusciranno a riparlare più e più volte dell’accaduto e a mettere in atto delle vere e proprie comunicazioni guaritrici.
Il partner ferito ha bisogno di parlare della sofferenza provata evitando l’accusa e ha necessità di sentire che il suo dolore questa volta viene realmente visto e riconosciuto altrimenti non riuscirà a mollarlo e lasciarlo andare. “Se tu non mi vedi, se non ti accorgi di quanto male mi hai fatto come posso sentirmi di nuovo al sicuro con te?”.
Il partner che ha ferito è necessario che si renda disponibile ad accogliere questa sofferenza facendo sentire forte la sua presenza emotiva ed evitando di fuggire nel senso di colpa o nella vergogna.
Sono necessari degli autentici e sentiti: “Mi dispiace, capisco come ti sei sentito/a e ti chiedo scusa”.
Il partner ferito ha bisogno di sentirsi accolto e di ricevere una risposta diversa e più sintonica di quella ricevuta quando l’evento difficile si e’ verificato. Questo permette lentamente di ricostruire fiducia e connessione emotiva che guariscono man mano il gelo e la distanza creati dal trauma.
Le ferite possono essere perdonate, ma non spariscono mai ed entrano a far parte della storia di quella coppia, la storia di una coppia resiliente e coraggiosa che è stata capace di riparare alle ferite subite e riconquistare il contatto tra i fili interrotti del proprio amore.
Superato il momento questo può diventare motivo di forza e orgoglio per la coppia.
“Amor vincit omnia” potranno dirsi a gran voce con una rinnovata e commossa gioia.